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OH MY DARK LADY

Dal libro “La dama nera” di Sally O’ Reilly

Acrilico su tela 40*60 – 2021

Descrizione

Ispirato alla storia d’amore fra W.Shakspeare e Aemilia Bassano Lanyer

Aemilia Bassano Lanyer fu l’amante di William Shakespeare.
Si pensa che la famosa “dama bruna” dei sonetti shakespeariani possa essere identificata in lei
Aemilia però non è solo bella, ma anche colta ed intelligente e vorrebbe un giorno poter vivere della sua arte, ma in quanto donna vede questa strada a lei preclusa, pur non dandosi mai per vinta. Aemilia incontrerà presto il giovane William Shakespeare e nonostante i battibecchi iniziali tra i due scoppierà la passione e lei dovrà rimettere in discussione tutta la sua vita e le sue scelte.Quando poi rimarrà incinta di William comprenderà che per il proprio bene e per quello del figlio in arrivo dovrà fare in modo che tutti credano che il padre sia lord Hunsdon.
Chiuderà con William e accetterà la proposta del suo protettore di sposare l’uomo che questi ha scelto per lei ovvero Alfonso Lanyer. Inizia così il periodo più buio della vita di Aemilia, lontano da corte, con un bambino da crescere, viziato e maleducato ed un marito donnaiolo e giocatore d’azzardo, e la peste che imperversa per le strade di Londra. Aemilia sfrutterà ogni mezzo per affermare se stessa attraverso la sua poesia e la sua arte e per questo evoca persino i demoni dell’inferno ed é accusata di stregoneria, pur di salvare dal contagio il suo bambino, quel bambino che è il ritratto dell’uomo che ha amato un tempo e che mai è riuscita a dimenticare.
Tratto da “La dama nera” di Sally O’ Reilly
“Amore è troppo giovane per sapere che sia coscienza,
pure chi non sa che la coscienza nasce dall’amore?
Or dunque,gentile ingannatrice , non addurre ch’io abbia fallato,
ché potrei incolpare dè miei errore te, dolcezza mia. Poichè, mentre tu mi tradisci, io do la parte più nobile di me in preda al tradimento del mio corpo grossolano; la mia anima dice al mio corpo ch’esso può trionfare in amore:la carne non attende altro incitamento. E, sorgendo al tuo nome, ti designa a sua preda trionfale. Superba di questa vittoria, essa si contenta d’essere il tuo umile servo, sì da aver parte nelle cose tue, e da cadere al tuo fianco. Niuna mancanza di coscienza può vietare ch’io chiami “amor mio” colei pel cui dolce amore io sorgo e cado”.
Sonetto CLI dai sonetti di William Shakspeare
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